Hai presente il “rimedio della nonna”?
Quando ti capita di avere qualche problema fisico, un dolore o un piccolo fastidio, molto spesso è facile cadere vittima delle diagnosi personali.
Quelle credenze per le quali un rimedio “famoso” o che pensiamo possa fare del bene ci aiuti a stare meglio. Anche se questo rimedio non viene da un esperto.
Stiamo parlando dei miti della fisioterapia.
In un mondo pieno di “professori” che popolano i social network, sembra quasi impossibile non incappare nei tuttologi. Come per molte materie di attualità, anche la fisioterapia non è immune dai giudizi degli esperti da tastiera.
Il risultato è un insieme di credenze, miti e semplici “sentito dire” che non fanno altro che confondere i pazienti.
AIFI, l’Associazione Italiana Fisioterapisti, ha voluto fare chiarezza proponendo una lista dei 10 miti sulla fisioterapia e la riabilitazione. Ti è mai capitato di sentire una di queste frasi?
I 10 miti della fisioterapia
1 – Dolore al braccio o alla gamba? Avrai un tendine accavallato. Falso!
I nervi non si possono “accavallare”. Ciò che succede invece, è che i muscoli si irrigidiscono, e questo provoca una sensazione simile a un accavallamento.
2 – Se devi usare una stampella sola o un bastone, devi tenerla dalla parte della gamba malata. Falso!
La stampella va usata dalla parte opposta alla gamba “malata”. Questo perché deve essere rispettato lo schema del passo, per cui avanzano braccio e gamba opposta per mantenere il baricentro (centro dell’equilibrio) all’interno della base d’appoggio.
3 – Se hai una distorsione alla caviglia, i legamenti vanno fuori posto. Falso!
La distorsione causa la lesione dei legamenti e non un loro spostamento. Ma c’è di più: lo sapevi che le distorsioni alla caviglia hanno una recidiva di oltre il 30%? E che il 74% dei soggetti accusa sintomi anche fino a dopo 1-4 anni dalla distorsione (Hayman, 2010; Anandacoomarasamy, 2005)?
4 – L’ernia del disco causa il mal di schiena cronico. Falso!
Le ernie del disco in moltissimi casi sono asintomatiche e molte volte i soggetti non sentono nemmeno dolore (Brinjikji, 2004). Quello che molti non sanno è che il mal di schiena cronico spesso ha origini psicologiche o comportamentali: kinesiofobia, fattori sociali e cattivi stili di vita (Crombez, 1999; Hayden, 2009, Auvinen, 2008).
5 – L’incontinenza urinaria può essere curata con la fisioterapia. Vero!
La fisioterapia in questi casi può essere d’aiuto, quando la patologia non è di origine neurogena. Infatti l’incontinenza è causata da una lesione locale nell’area genito-urinaria anale (può accadere dopo il parto). La fisioterapia agisce sfruttando tecniche e strumenti che aiutano a rinforzare i muscoli del pavimento pelvico.
6 – La fisioterapia è utile per le donne che provano dolore durante il rapporto sessuale. Vero!
Questi dolori possono essere causati dal poco rilassamento dei muscoli del pavimento pelvico (i muscoli che circondano l’inizio della vagina). In questi casi la fisioterapia può aiutare a ristabilire l’elasticità e rilassare di conseguenza i muscoli.
7 – Il dolore alla colonna vertebrale significa un problema alla colona vertebrale. Maggiore è il dolore, peggiore è il danno. Falso!
L’approccio attuale è quello globale, che tiene in considerazione il paziente e non solo il dolore. In questo modo, la causa di un dolore viene identificata in maniera più precisa considerando non solo il dolore ma lo stile di vita e la psicologia del paziente.
8 – Lombosciatalgia da ernia discale: intervento chirurgico. Falso!
Sono pochissimi i casi in cui l’intervento chirurgico è consigliato. Tra questi c’è la sindrome della cauda equina, deficit motori ingravescenti, dolori persistenti e peggiorativi. A parte queste particolari situazioni, la migliore terapia è quella conservativa (PNLG, Appropriatezza della diagnosi e del trattamento chirurgico dell’ernia del disco lombare sintomatica, Linea guida, 2008).
9 – Se dopo un trauma riesco a muovere le dita o l’arto, allora non ho fratture. Falso!
A seguito di traumi importanti, il movimento è spesso possibile. Ciò significa che dopo un forte colpo al polso, potresti riuscire a muovere le dita o il polso stesso, anche se l’osso ha una frattura.
10 – Il fisioterapista è presente in molte Terapie Intensive Neonatali (TIN). Vero!
In questo caso, il fisioterapista svolge il ruolo di esperto nello sviluppo del neonato pretermine. Questa figura aiuta i genitori a diventare i principali promotori dello sviluppo armonico e fisiologico del neonato, attraverso l’individuazione di particolati segnali di stress e conseguenti indicazioni di risoluzione.
Credevi anche tu a questi miti?
Li avevi mai provati?
Ricorda che anche se un dolore sembra da nulla, non va mai sottovalutato.
Affidati a un esperto fisioterapista e lascia i consigli delle nonne a casa.
Fisiosan è al tuo fianco con un team di esperti che sapranno consigliati e accompagnarti per trovare la corretta soluzione al tuo problema. Ci trovi qui.
Dott. Marco Segina
Responsabile della sezione Fisioterapia Ortopedica e Sport del Poliambulatorio Fisiosan con sede a Trieste e a Muggia.
Amministratore della Polisportiva Venezia Giulia SSDarl – con sezioni Volley, Basket, BodyBuilding, Pesistica, Corsa, MountainBike.
Laureato in Fisioterapia con Lode C/o Facoltà di Medicina e Chirurgia di Trieste e Vincitore del premio miglior tesi di Laurea in Italia nel 2008 (Una nuova Scala di Valutazione delle Lombalgie).
Altri titoli:
Master Universitario in ecografia muscoloscheletrica per fisioterapisti e podologi;
Master Universitario in Osteopatia;
Diploma di Osteopractor (American Academy of Manipulative Therapy);
Diploma di Chiroterapia e manipolazioni vertebrali (Manipulation Italian Academy);
Diploma di Preparatore Atletico;
McKenzie method (level A,B,C,D,E);
Stecco method (I e II livello);
Dry Needlig cert. (American Academy of ManipulativeTherapy);
Spinal Manipulation cert. (American Academy of Manual Therapy);
McGill method (I,II,III livello);
Documentarion based care certificate instructor;
Istruttore di Functional Trainig;
Personal Trainer;
Tecnogym Exercise specialist.
