Integrale: davvero così diverso?

Fisiosan - Integrale

I cereali integrali sono davvero la panacea di tutti i mali come spot tv e infiniti articoli di settore ci dicono?

Prima di tutto cerchiamo di capire la differenza, a livello biochimico, tra i cereali e gli alimenti integrali e raffinati.

Ormai è scontato che la lavorazione industriale dei cereali integrali elimini gran parte delle fibre, dei minerali e delle vitamine, ma la vera rivelazione sta nel quanto queste sostanze differiscano in quantità rispetto ai prodotti puramente integrali.

Infatti, se andiamo a confrontare la differenza di indici e carichi glicemici nei prodotti raffinati e integrali, ci accorgiamo che non c’è poi così tanta discrepanza in quantità tra le due tipologie di alimenti.

Un riso integrale da supermercato ha un indice glicemico (IG) di 59 mentre un prodotto raffinato arriva a 64 IG: entrambi apportano circa 330-340 Kcal/100g. L’organismo dunque viene stimolato allo stesso modo.

La differenza quindi è molto bassa, anzi, capita spesso che le persone, mangiando cibi integrali siano più propense ad aumentare le dosi essendo convinti che siano “più sani”.

Un altro punto su cui discutere è quello della grande quantità di vitamine e minerali presenti nei cereali integrali rispetto a quelli raffinati.

Certo, è vero che negli alimenti integrali sono presenti più fibre ma è sempre un fattore di quantità: negli integrali la quantità di micronutrienti è sempre comunque bassissima.

Meglio un piatto di verdure che uno di pasta integrale al ragù, per intenderci!

cereali integrali

Altro aspetto da considerare, molto più subdolo, è il fatto che i cibi etichettati come integrali nei supermercati – a causa dei processi di produzione e di lavorazione – solitamente non sono puramente integrali.

Infatti l’industria alimentare raffina la maggior parte delle farine e, solo in una fase successiva, aggiunge le fibre integrali. In questo modo avremo sì un prodotto integrale, ma “integrale artificiale.

La cosa migliore è sempre quella di privilegiare alimenti che sono nati come integrali.

Dovremmo quindi abituarci a leggere attentamente le etichette.

In questo caso sono da preferire cereali meno commerciali come l’avena, il farro, la quinoa e l’amaranto, alimenti naturalmente ricchi di fibre e micronutrienti.

Attenzione inoltre al fatto che il cibo integrale, contenendo la parte esterna del seme, trattiene anche più pesticidi e prodotti chimici usati nei campi; per questo motivo, se vogliamo veramente puntare a qualcosa di più nutriente, saziante e sano, dovremmo puntare a cibi integrali ma biologici.

 

Se hai bisogno di alcuni consigli inerenti a questo argomento, contattaci, i nostri nutrizionisti potranno aiutarti.

 

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Dott. Marco Segina

Responsabile della sezione Fisioterapia Ortopedica e Sport del Poliambulatorio Fisiosan con sede a Trieste e a Muggia.
Amministratore della Polisportiva Venezia Giulia SSDarl – con sezioni Volley, Basket, BodyBuilding, Pesistica, Corsa, MountainBike.
Laureato in Fisioterapia con Lode C/o Facoltà di Medicina e Chirurgia di Trieste e Vincitore del premio miglior tesi di Laurea in Italia nel 2008 (Una nuova Scala di Valutazione delle Lombalgie).

Altri titoli:
Master Universitario in ecografia muscoloscheletrica per fisioterapisti e podologi;
Master Universitario in Osteopatia;
Diploma di Osteopractor (American Academy of Manipulative Therapy);
Diploma di Chiroterapia e manipolazioni vertebrali (Manipulation Italian Academy);
Diploma di Preparatore Atletico;
McKenzie method (level A,B,C,D,E);
Stecco method (I e II livello);
Dry Needlig cert. (American Academy of ManipulativeTherapy);
Spinal Manipulation cert. (American Academy of Manual Therapy);
McGill method (I,II,III livello);
Documentarion based care certificate instructor;
Istruttore di Functional Trainig;
Personal Trainer;
Tecnogym Exercise specialist.