Forse lo conoscerete più facilmente con il nome di “colpo di frusta”: stiamo parlando del trauma distorsivo del rachide cervicale. Patologia spesso accusata in seguito ad un incidente stradale o sportivo, è molto frequente e può portare con sé dolore e disabilità per un periodo considerevole, oltre che procurare danni irreversibili se non curata correttamente.
Per quantificare l’indice di gravità del trauma distorsivo, nel 1995 la “Quebec Task Force” ideò la classificazione “WAD” (Whiplash Associated Disorders), ovvero una scala che va da 0 a 4, dove 0 indica il grado minore del danno e 4 quello più elevato. Questa classificazione, che significa letteralmente “Sintomi associati al colpo di frusta” rappresenta oggi un punto di riferimento per questa patologia e viene stabilita anche prendendo in considerazione i disturbi associati al trauma, come cefalee, disturbi visivi o uditivi, formicolii alle mani, deficit muscolari o sensitivi agli arti superiori, nausea e senso di instabilità.
Se per le lesioni di tipo di livello 4 le cure e i trattamenti sono ben definiti, non si può dire lo stesso per quanto riguarda le lesioni minori, come il grado 0 e 1. Per esse, ad oggi, non ci sono ancora forti evidenze scientifiche sul miglior approccio terapeutico e riabilitativo da adottare, anche se numerosi sono gli studi e le ricerche in merito.
Uno studio di “Freeman” ha constatato che su 10.000 articoli sono stati riscontrati soltanto 30 studi epidemiologici in materia, di cui solamente 13 affidabili e in linea con i requisiti della medicina basata sull’evidenza.
Nel 2007, sulla rivista “Spine” è stato pubblicato uno studio effettuato da Kongstedt et al. intitolato “Neck collar, “act-as-usual” or active mobilization for whiplash injury?”, dove sono stati messi a confronto i risultati in seguito a 3 diverse strategie terapeutico/riabilitative: collare e immobilizzazioni, consigli sulla gestione senza terapie, mobilizzazione attiva precoce.
A distanza di 3-6 mesi e di 12 mesi dal trauma, non era stata riscontrata nessuna differenza significativa tra le diverse procedure di terapia per quanto riguardava il dolore. Mentre per la disabilità e le capacità lavorative a distanza di 12 mesi dal trauma, i pazienti che avevano ricevuto una mobilizzazione attiva precoce mostravano risultati migliori.
Dunque, riguardo all’uso del collare non esistono dati certi e procedure consigliate che impongano l’utilizzo di questo mezzo di riabilitazione forzata. Anche nella nostra esperienza, spesso la mobilizzazione precoce sembra essere quella che assicura risultati più incoraggianti per il trattamento del “colpo di frusta”. È comunque consigliabile valutare caso per caso, così da poter proporre la soluzione più adatta: contattaci, fisseremo un appuntamento per individuare la terapia che fa per te!
Poliambulatorio Fisiosan è un centro di fisioterapia autorizzato. Il nostro team si compone di professionisti qualificati che valutano e soddisfano tutte le esigenze di cui hanno bisogno i nostri pazienti.
Responsabile della sezione Fisioterapia Ortopedica e Sport del Poliambulatorio Fisiosan con sede a Trieste e a Muggia.
Amministratore della Polisportiva venezia Giulia SSDarl – con sezioni Volley, Basket, BodyBuilding, Pesistica, Corsa, MountainBike.
Laureato in Fisioterapia con Lode C/o Facoltà di Medicina e Chirurgia di Trieste.
Vincitore del premio miglior tesi di Laurea in Italia nel 2008 (una nuova Scala di Valutazione delle Lombalgie)
Diploma di Osteopractor (American Academy of Manipulative Therapy)
Diploma di Chiroterapia e manipolazioni vertebrali (Manipulation Italian Academy)
Diploma di Preparatore Atletico F.I.F. riconosciuto CONI
McKenzie method (level A,B,C,D,E)
Stecco method (I e II livello)
Dry Needlig cert. (American Academy of ManipulativeTherapy)
Spinal Manipulation cert. (American Academy of Manual Therapy)
McGill method (I,II,III livello)
Documentarion based care certificate instructor
Istruttore di Functional Trainig
Personal Trainer
Tecnogym Exercise specialist