Hai mai accusato un mal di testa talmente forte da limitare le tue attività quotidiane? Nel gergo medico si tratta di una cefalea tensiva cronica (CTTC, Chronic Tension Type Headache), ed è un particolare tipo di mal di testa definito come cefalea primaria che affligge in media dal 2% al 5% della popolazione. Solitamente, quasi tutte le tipologie di cefalea tensiva sono caratterizzate da un dolore alla testa che in determinati casi può portare a incidere in maniera rilevante sulla limitazione delle ADL (attività di vita quotidiana).
Le caratteristiche della cefalea tensiva
– Localizzazione bilaterale (dolore in entrambi i lobi cerebrali).
– Intensività lieve o media.
– Qualità gravativo-costrittiva (dolore continuo).
– L’attività fisica di routine non aggrava il dolore.
Quali sono dunque le cause di questa tipologia di mal di testa?
Diciamo subito che la causa principale del mal di testa di tipo tensivo è ancora sconosciuta, nonostante le numerose ricerche in merito. Tuttavia, negli individui predisposti la cefalea di tipo tensivo si può scatenare da determinati fattori e condizioni particolari, come:
– Stress.
– Malocclusioni dentarie.
– Riduzione delle ore di sonno.
– Cattiva postura o posizione scomode protratte per molto tempo.
– Astenopia (affaticamento degli occhi).
– Pasti irregolari.
– Astinenza da caffeina.
Allo stato attuale si ipotizza che il dolore accusato alla testa sia causato dal malfunzionamento nei sistemi presenti nel tronco encefalico che controllano la percezione del dolore. Trattandosi dunque di un malfunzionamento, il cervello interpreta come dolorosi stimoli che normalmente sarebbero di altra natura (di tipo meccanocettivo o propriocettivo) che provengono da diverse strutture muscolo-scheletriche del capo e del collo.
Che ruolo ha la componente posturale?
Spesso le forme episodiche di cefalea tensiva vengono associate a posture scorrette mantenute per diverso tempo (consideriamo quanto tempo restiamo di fronte al computer o alle ore passate alla guida di un’auto). Invece le forme croniche di cefalea sembra che siano dovute in diversi casi ai malfunzionamenti sopra descritti (sbagliata interpretazione degli stimoli nel cervello) e che esitano poi in forme di iperalgesia alla quale si possono associare componenti psico-affettive non indifferenti, come l’ansia o la depressione.
La fisioterapia può aiutare?
La risposta? Certo che si, se fatta nel modo corretto. Uno dei modi per ridurre la frequenza giornaliera degli episodi di mal di testa, sia a breve sia a lungo termine, è l’allenamento dei muscoli flessori del collo di tipo isometrico per rinforzare la zona alta delle spalle e del collo. Si tratta di agire sulla modulazione della sensibilizzazione periferica e centrale, ovvero sulla causa principale che sostiene la patogenesi della CCTH (Chronic Tension Type Headache). Il mal di testa sembrerebbe dunque scatenarsi da una mancata inibizione delle corna dorsali del flusso di stimoli afferenti nocicettivi delle strutture miofasciali cervicali.
Il nostro consiglio? Affidarsi ad un esperto, perché lo ricordiamo: non tutti i mal di testa sono uguali e causati dallo stesso problema e per migliorare la qualità della vita in molti casi è sufficiente abbinare il giusto trattamento fisioterapico ad un corretto stile di vita.
dott. Ft. Marco Segina
Fisioterapista, direttore della sezione Fisioterapia Ortopedica & Coordinatore Scientifico del Poliambulatorio Fisiosan srl