Corsetti lombari e dispositivi di supporto: possono davvero alleviare il mal di schiena cronico?

Corsetti lombari e dispositivi di supporto per alleviare Lombalgia

Il mal di schiena o lombalgia  cronica rappresenta una delle principali cause di disabilità a livello mondiale, limitando le attività quotidiane di milioni di persone. Tra i vari trattamenti disponibili, i corsetti lombari e i dispositivi di supporto sono spesso prescritti per ridurre il dolore e migliorare la funzionalità. Tuttavia, l’efficacia reale di questi strumenti è ancora oggetto di discussione nella comunità scientifica. Un’analisi recente pubblicata dalla Cochrane Database of Systematic Reviews ha cercato di chiarire il ruolo dei corsetti e degli ausili assistivi nella gestione della lombalgia cronica, valutandone benefici ed eventuali limiti.

 

Il mal di schiena cronico: una sfida complessa

Il dolore lombare cronico (CLBP) è definito come dolore persistente nella regione lombare per più di 12 settimane. Può derivare da molteplici cause, tra cui:

  • Disfunzioni muscolari e articolari,
  • Alterazioni posturali e biomeccaniche,
  • Fattori psicologici e sociali,
  • Processi degenerativi della colonna vertebrale.

Poiché il dolore cronico è spesso multifattoriale, il trattamento deve essere personalizzato e multimodale, combinando terapia manuale, esercizi specifici e, in alcuni casi, supporti ortopedici come i corsetti lombari.

 

Come funzionano i corsetti lombari?

I corsetti e le fasce lombari hanno l’obiettivo di stabilizzare la colonna vertebrale e ridurre il carico meccanico sulla regione lombare. Lo studio Cochrane ha suddiviso questi dispositivi in due categorie principali:

  1. Corsetti rigidi
    • Costituiti da materiali plastici o metallici, limitano i movimenti della colonna.
    • Utilizzati principalmente in caso di instabilità vertebrale o dopo interventi chirurgici.
  2. Corsetti semi-rigidi o elastici
    • Realizzati in materiali più flessibili, permettono una maggiore libertà di movimento.
    • Hanno un’azione di sostegno e compressione, riducendo il sovraccarico muscolare.

Oltre ai corsetti, lo studio ha preso in considerazione altri dispositivi assistivi, come tutori per la mobilità, bastoni da passeggio e deambulatori, il cui scopo è ridurre la sollecitazione sulla colonna vertebrale e favorire il movimento in pazienti con difficoltà motorie.

 

I risultati dello studio: quali benefici?

Secondo l’analisi fatta da Cochrane, i corsetti e i dispositivi assistivi possono offrire alcuni benefici a breve termine, ma con alcune limitazioni.

 

Benefici:

  • Riduzione del dolore: molti pazienti riportano un sollievo temporaneo indossando un corsetto, probabilmente grazie al supporto posturale e alla riduzione della pressione sulle strutture lombari.
  • Miglioramento della funzionalità: alcuni studi suggeriscono che l’uso del corsetto possa aiutare i pazienti a mantenere una migliore qualità della vita, soprattutto nei casi in cui il dolore limita le attività quotidiane.

 

Limitazioni:

  • Effetti a lungo termine incerti: i benefici dei corsetti tendono a ridursi nel tempo, soprattutto se non accompagnati da un programma di esercizi mirati per rinforzare la muscolatura lombare.
  • Possibile dipendenza dal supporto: un uso prolungato del corsetto senza una gestione adeguata può portare a una riduzione dell’attivazione muscolare, peggiorando la stabilità della colonna nel lungo periodo.

 

Questi dati indicano che il corsetto può essere utile in alcune fasi del trattamento, ma non deve sostituire altre strategie terapeutiche fondamentali, come la rieducazione motoria e posturale che offrono benefici più marcati e duraturi nel tempo.

 

Corsetto lombare: quando è consigliato?

In base alle evidenze scientifiche, l’uso del corsetto lombare può essere indicato nei seguenti casi:

  • Fase acuta del dolore: per ridurre il carico sulla colonna e permettere una ripresa più rapida.
  • Dopo un intervento chirurgico: per stabilizzare la colonna nelle prime fasi della riabilitazione.
  • In presenza di instabilità lombare anatomica o scoliosi degenerativa: per limitare movimenti dannosi e migliorare l’allineamento posturale.
  • Nei pazienti con mobilità ridotta: per favorire il mantenimento di una postura corretta e ridurre il rischio di sovraccarico.

Tuttavia, per ottenere reali benefici, è fondamentale integrare l’uso del corsetto con una fisioterapia mirata, evitando di affidarsi esclusivamente al supporto ortopedico.

 

Conclusioni: un approccio combinato per il mal di schiena cronico

I corsetti lombari e i dispositivi assistivi possono rappresentare un aiuto nel trattamento del mal di schiena cronico, se utilizzati correttamente e in combinazione con un programma di esercizi personalizzati. Tuttavia, il loro impiego deve essere valutato caso per caso, per evitare effetti negativi a lungo termine e favorire il recupero della funzionalità.

Se soffri di mal di schiena e vuoi un percorso di trattamento su misura, prenota una visita presso il nostro Centro. Il nostro team di fisioterapisti esperti valuterà la soluzione migliore per te, combinando terapie manuali, esercizi specifici e, se necessario, supporti ortopedici per alleviare il dolore e migliorare la tua qualità di vita.

 

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Riferimento bibliografico

Arienti C, Lazzarini SG, Zaina F, Cordani C, Minozzi S, Kiekens C, Negrini S. Lumbar braces and other assistive devices for treatment of chronic low back pain (Protocol). Cochrane Database of Systematic Reviews 2024, Issue 7. Art. No.: CD015492. DOI: 10.1002/14651858.CD015492.

 

 

Dott. Marco Segina

Responsabile della sezione Fisioterapia Ortopedica e Sport del Poliambulatorio Fisiosan con sede a Trieste e a Muggia.
Amministratore della Polisportiva Venezia Giulia SSDarl – con sezioni Volley, Basket, BodyBuilding, Pesistica, Corsa, MountainBike.
Laureato in Fisioterapia con Lode C/o Facoltà di Medicina e Chirurgia di Trieste e Vincitore del premio miglior tesi di Laurea in Italia nel 2008 (Una nuova Scala di Valutazione delle Lombalgie).

Altri titoli:
Master Universitario in ecografia muscoloscheletrica per fisioterapisti e podologi;
Master Universitario in Osteopatia;
Diploma di Osteopractor (American Academy of Manipulative Therapy);
Diploma di Chiroterapia e manipolazioni vertebrali (Manipulation Italian Academy);
Diploma di Preparatore Atletico;
McKenzie method (level A,B,C,D,E);
Stecco method (I e II livello);
Dry Needlig cert. (American Academy of ManipulativeTherapy);
Spinal Manipulation cert. (American Academy of Manual Therapy);
McGill method (I,II,III livello);
Documentarion based care certificate instructor;
Istruttore di Functional Trainig;
Personal Trainer;
Tecnogym Exercise specialist.