La chirurgia addominale comprende tutti quegli interventi invasivi che curano le malattie degli organi addominali: fegato, pancreas, stomaco, intestino ecc.
Spesso questi interventi, quando vengono effettuati sugli organi posti nella parte alta del tronco (chirurgia addominale maggiore), possono portare a complicazioni respiratorie in una percentuale di pazienti che va dal 10% al 50%.
Si tratta di disturbi che interessano sia i polmoni sia le vie aeree, e possono manifestarsi anche qualche giorno dopo l’intervento.
Le cause delle complicanze
Le complicanze respiratorie a seguito degli interventi addominali maggiori sono dovute a diversi fattori, tra cui la riduzione del volume polmonare post-operatorio e alterazioni varie delle funzionalità dei muscoli respiratori.
Evitare le complicanze: è possibile senza ricorrere a medicine?
La risposta è sì.
Secondo lo studio australiano Lung Infection Prevention Post Surgery Major Abdominal with Pre-Operative Physiotherapy (LIPPSMAck-POP) condotto su un campione di 441 pazienti adulti, i soggetti che a seguito dell’intervento hanno seguito una chiara riabilitazione fisioterapica hanno avuto meno complicazioni respiratorie.
Per la precisione, i pazienti che hanno eseguito una seduta educativa di fisioterapia preoperatoria e sono stati poi seguiti per i 12 mesi successivi all’intervento hanno visto dimezzate le complicanze respiratorie post-operatorie.
Il test
I pazienti sono stati divisi in due gruppi: un gruppo “di controllo”, al quale veniva fornito un libretto con esercizi post-operatori, e un gruppo “di intervento” al quale veniva fornito sia un libretto di esercizi sia una seduta di training sugli esercizi di ginnastica respiratoria.
L’ipotesi era quella che la ginnastica respiratoria potesse avere un ruolo fondamentale nella prevenzione delle complicanze respiratore a seguito degli interventi effettuati nella parte alta dell’addome.
I risultati dello studio hanno confermato questa tesi: nel gruppo di intervento l’incidenza di complicanze polmonari entro 14 giorni dall’intervento è risultata dimezzata, mentre il rischio assoluto è risultato inferiore del 15%, con un NNT (Number Needed to Treat) di valore 7.
La fisioterapia può davvero aiutare nel post operatorio, come dimostra lo studio australiano.
Da quanto emerge dal test, anche una singola sessione istruttiva da 30 minuti eseguita subito dopo l’intervento può risultare efficace nella riduzione di complicanze future (anche per le polmoniti nosocomiali).
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Dott. Marco Segina
Responsabile della sezione Fisioterapia Ortopedica e Sport del Poliambulatorio Fisiosan con sede a Trieste e a Muggia.
Amministratore della Polisportiva Venezia Giulia SSDarl – con sezioni Volley, Basket, BodyBuilding, Pesistica, Corsa, MountainBike.
Laureato in Fisioterapia con Lode C/o Facoltà di Medicina e Chirurgia di Trieste e Vincitore del premio miglior tesi di Laurea in Italia nel 2008 (Una nuova Scala di Valutazione delle Lombalgie).
Altri titoli:
Master Universitario in ecografia muscoloscheletrica per fisioterapisti e podologi;
Master Universitario in Osteopatia;
Diploma di Osteopractor (American Academy of Manipulative Therapy);
Diploma di Chiroterapia e manipolazioni vertebrali (Manipulation Italian Academy);
Diploma di Preparatore Atletico;
McKenzie method (level A,B,C,D,E);
Stecco method (I e II livello);
Dry Needlig cert. (American Academy of ManipulativeTherapy);
Spinal Manipulation cert. (American Academy of Manual Therapy);
McGill method (I,II,III livello);
Documentarion based care certificate instructor;
Istruttore di Functional Trainig;
Personal Trainer;
Tecnogym Exercise specialist.