DRY NEEDLING

Il Dry Needling è una tecnica di trattamento che consiste nell’utilizzo di un ago filiforme sterile in acciaio, SENZA INIETTARE ALCUNA SOSTANZA, per ‘disattivare’ trigger points e trattare varie patologie dolorose neuro-muscolo-scheletriche.
La World Confederation for Physical Therapist (WCPT), riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), definisce il Dry Needling come competenza base del core curriculum del fisioterapista. Infatti il Dry Needling è espressamente competenza della professione fisioterapica in molte nazioni del mondo.
Il Dry Needling non è agopuntura.

Il trattamento viene iniziato a cicli di 5-6 sedute, suscettibili di interruzione in caso di insuccesso terapeutico per peggioramento del quadro clinico oppure di prosecuzione, a termine ciclo, se il Medico ed il Fisioterapista ne vedono ulteriore motivo di miglioramento clinico.

Il DryNeedling può essere affiancato ad altre metodiche terapeutiche riabilitative (rieducazione, mobilizzazioni, terapie fisiche) farmacologiche e non convenzionali (ozonoterapia, mesoterapia)

Rischi ed effetti avversi.

Gli effetti avversi più descritti sono la dolorabilità post puntura (Ga 2007) e una piccola emorragia locale al punto d’accesso (Lee 2011); sono gli stessi causati dai medici con l’agopuntura (McCutcheon 2011, Witt 2009, White 2001).
Lo pneumotorace è sicuramente l’effetto avverso più temuto e grave ma resta un evento rarissimo (meno 1/10,000) (Peuker 1999) e dovuto alla negligenza dell’operatore (Yamashita 1999).
Il DN, quindi, eseguito da medici o fisioterapisti formati specificatamente, può essere considerato un trattamento sicuro (Vulfons 2012, Brady 2013).

Controindicazioni: Controindicazioni assolute al dry needling, fino ad oggi, non se ne conoscono, mentre una controindicazione relativa può essere costituita dell'età del paziente (prima infanzia per scarsa collaborazione ed età molto avanzata per scarsa recettività).

CONTATTA I NOSTRI SPECIALISTI:

Privacy Policy

14 + 14 =