Il torcicollo, questo sconosciuto

Il termine torcicollo indica comunemente il dolore presente alla zona cervicale, condizione  che in genere si associa a limitazione dei movimenti e vari tipi di sintomi che si possono associare ad essa. questa condizione è tipicamente provocata dallo spasmo muscolare o  contrattura involontaria dei muscoli laterali del collo.

I fattori scatenanti possono essere diversi: un raffreddamento improvviso dei tessuti muscolari (ad esempio dovuto alle correnti d’aria), un processo infiammatorio a seguito di movimenti bruschi o improvvisi del collo, una discopatia un trauma distorsivo o distrattivo oppure, ad un sovraccarico / sofferenza strutturale o delle articolazioni a causa di una posizione scorretta mantenuta per un lungo periodo di tempo.

Nella sua fase più acuta, la contrattura dei vari muscolari può essere molto intensa e il dolore può espandersi ad altre parti del corpo come le spalle, la nuca e comportare cefalea.

Nei periodo di grande afa, bisogna prestare attenzione all’aria condizionata quando è troppo forte e diretta perché può provocare sintomi in diversi distretti corporei (rachide cervicale, dorsale o lombare): è dunque consigliato evitare sbalzi termici eccessivi, soprattutto se si è molto sudati.

Il trattamento per curare il torcicollo va stabilito in funzione della causa scatenante.

 

Meglio il caldo o il freddo? 

Generalmente, se il dolore è provocato da una contrattura dei muscoli cervicali si prova sollievo tenendo il collo al caldo; bisogna invece utilizzare la terapia del freddo se all’origine del torcicollo vi è un processo di tipo infiammatorio.

Nella maggior parte dei casi, quando il torcicollo si ripresenta in un nuovo episodio, il rimedio da utilizzare è sempre lo stesso scoperto essere valido perché, nello stesso soggetto, il torcicollo ricorre quasi sempre nella stessa manifestazione.

Sebbene l’istinto suggerisca il contrario, è fondamentale cercare di muoversi anche in fase acuta, a meno che non si tratti di un trauma serio o di una patologia specifica che lo controindichi: è vero che l’immobilità sembra dare sollievo, ma, alla lunga, favorisce la perdita di forza e controllo muscolare e la perdita progressiva di mobilità delle articolazioni.

È quindi consigliato effettuare movimenti della testa in tutte le direzioni per un minuto a intervalli di circa 60 minuti, ovviamente senza sforzare in modo eccessivo.

Quando arriva il momento di coricarsi è meglio utilizzare un cuscino che consenta una posizione naturale del collo e trovare una posizione che attenui i sintomi.

Occorre una certa cautela prima di ricorrere ad un massaggio da una figura non sanitaria o all’auto-massaggio poiché non sempre il rilassamento del muscolo è la cosa corretta da fare; infatti, in alcune circostanze, come nel caso del colpo di frusta, la contrazione dei muscoli è un processo di difesa messo in atto per proteggere le articolazioni sottostanti e dopo una terapia miorilassante si possono manifestare altri sintomi.

Dal punto di vista medico-farmacologico esistono terapie a base di farmaci miorilassanti e/o farmaci analgesici e antinfiammatori, che vanno correttamente utilizzati quando correttamente prescritti. Sconsigliamo l’uso di automedicazioni che alla lunga possono essere poco utili e anzi portare con sé diverse conseguenze negative.

Se la frequenza degli episodi di torcicollo è elevata o se l’episodio in corso si protrae per più di due/tre giorni in modo intenso è opportuno rivolgersi ad uno specialista e iniziare un percorso di riabilitazione adeguata.

 

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Dott. Marco Segina

Responsabile della sezione Fisioterapia Ortopedica e Sport del Poliambulatorio Fisiosan con sede a Trieste e a Muggia.
Amministratore della Polisportiva Venezia Giulia SSDarl – con sezioni Volley, Basket, BodyBuilding, Pesistica, Corsa, MountainBike.
Laureato in Fisioterapia con Lode C/o Facoltà di Medicina e Chirurgia di Trieste e Vincitore del premio miglior tesi di Laurea in Italia nel 2008 (Una nuova Scala di Valutazione delle Lombalgie).

Altri titoli:
Master Universitario in ecografia muscoloscheletrica per fisioterapisti e podologi;
Master Universitario in Osteopatia;
Diploma di Osteopractor (American Academy of Manipulative Therapy);
Diploma di Chiroterapia e manipolazioni vertebrali (Manipulation Italian Academy);
Diploma di Preparatore Atletico;
McKenzie method (level A,B,C,D,E);
Stecco method (I e II livello);
Dry Needlig cert. (American Academy of ManipulativeTherapy);
Spinal Manipulation cert. (American Academy of Manual Therapy);
McGill method (I,II,III livello);
Documentarion based care certificate instructor;
Istruttore di Functional Trainig;
Personal Trainer;
Tecnogym Exercise specialist.