L’ipercifosi, più comunemente chiamata “dorso curvo” è un’accentuazione della curvatura dorsale normale della colonna vertebrale. Si può parlare di ipercifosi dorsale o dorso-lombare quando l’angolo di curvatura supera i 35°.
Le cause principali sono in genere la sedentarietà o l’assunzione di posture scorrette protratte nel tempo, il tutto accompagnato da assenza di sport già dall’infanzia.
Spesso vi sono predisposizioni genetiche che se evidenziate in tempo sono prevenibili durante la crescita.
In altri casi può derivare da un problema legato alla crescita irregolare delle vertebre.
Questa condizione viene chiamata osteocondrosi, osteocondrite o morbo di Scheuermann, questa patologia provoca la crescita delle vertebre con una struttura cuneiforme che facilita la progressiva curvatura in avanti della schiena. Cuneizzandosi, infatti, tende a diventare più schiacciata anteriormente, ma se forzata a tornare in una posizione più bilanciata è possibile creare un’apertura nello spazio dedicato alla vertebra al fine di consentirle dello spazio per crescere normalmente.
Come la scoliosi, l’ipercifosi è facilmente riconoscibile perché caratterizzata da segni particolari, ma è importante un parere medico in modo che lo specialista sia in grado di fare una diagnosi corretta. Il dorso ricurvo può essere scambiato per un atteggiamento cifotico ovvero un difetto posturale, ma è sufficiente raddrizzare la colonna con un’estensione verso l’alto per distinguere i due casi diversi in modo evidente.
Se la colonna è rigida e non è in grado di raddrizzarsi in modo totale è presente la patologia del dorso ricurvo, mentre se il paziente è in grado di posizionarsi correttamente è evidentemente solo un difetto posturale causato da scarso controllo motorio del tronco.
Un’altra similitudine con la scoliosi è il fatto che anch’essa compare nell’età evolutiva, si aggrava nel periodo dello sviluppo e non scompare nel tempo.
È possibile combatterla grazie ad un percorso di esercizi quotidiani di riequilibrio posturale e l’efficacia del trattamento dipende dalla sua tempestività e dalla costanza e dedizione del paziente. Gli esercizi possono essere a corpo libero o in alcuni casi anche con macchinari specifici.
Per quanto riguarda i risultati ovviamente l’età gioca un ruolo decisivo. In età evolutiva si possono ottenere risultati ottimi sia in caso di funzionalità che di estetica, ma in età adulta i trattamenti permettono di fermare il peggioramento della cifosi anche se i risultati sono meno soddisfacenti.
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Dott. Marco Segina
Responsabile della sezione Fisioterapia Ortopedica e Sport del Poliambulatorio Fisiosan con sede a Trieste e a Muggia.
Amministratore della Polisportiva Venezia Giulia SSDarl – con sezioni Volley, Basket, BodyBuilding, Pesistica, Corsa, MountainBike.
Laureato in Fisioterapia con Lode C/o Facoltà di Medicina e Chirurgia di Trieste e Vincitore del premio miglior tesi di Laurea in Italia nel 2008 (Una nuova Scala di Valutazione delle Lombalgie).
Altri titoli:
Master Universitario in ecografia muscoloscheletrica per fisioterapisti e podologi;
Master Universitario in Osteopatia;
Diploma di Osteopractor (American Academy of Manipulative Therapy);
Diploma di Chiroterapia e manipolazioni vertebrali (Manipulation Italian Academy);
Diploma di Preparatore Atletico;
McKenzie method (level A,B,C,D,E);
Stecco method (I e II livello);
Dry Needlig cert. (American Academy of ManipulativeTherapy);
Spinal Manipulation cert. (American Academy of Manual Therapy);
McGill method (I,II,III livello);
Documentarion based care certificate instructor;
Istruttore di Functional Trainig;
Personal Trainer;
Tecnogym Exercise specialist.