La scoliosi post-operatoria

A distanza di anni dall’intervento chirurgico per scoliosi possono verificarsi diverse problematiche, la maggior parte delle volte legate al disinteresse dei pazienti ad effettuare delle visite di controllo e ad effettuare comunque una sana attività fisica adatta a mantenere in forza la muscolatura di sostegno della colonna vertebrale.

I pazienti che accettano l’invito dei chirurghi ad effettuare una visita di controllo, infatti, sono relativamente pochi, soprattutto se l’intervento è avvenuto in giovane età.

Proprio per questo motivo è difficile per i ricercatori effettuare un’analisi precisa dei cambiamenti di stile di vita a seguito di questo tipo di intervento chirurgico: in media circa il 40% dei soggetti invitati a fare una visita di controllo rifiuta quest’opportunità e tra coloro che rispondono in genere circa il 60% è ancora soddisfatto, mentre il restante 40% lamenta dolore e disabilità di entità variabile.

Tuttavia, resta il dubbio che coloro che rifiutano i controlli a distanza lo facciano anche perché non sono soddisfatti dei risultati dell’intervento.

I dati a disposizione evidenziano che le probabilità di complicanze a distanza di anni dall’intervento sarà maggiore quanto più è grave è stata la scoliosi prima dell’operazione.

Premesso tutto questo, è consigliato non trascurarsi e tenere monitorata la schiena facendo le visite mediche e i controlli successivi programmati e necessari: gli specialisti nel trattamento delle patologie vertebrali potranno indirizzarvi verso gli esami diagnostici più appropriati e i trattamenti con maggiori probabilità di miglioramento dei sintomi.

Sottoporsi ad esami diagnostici senza una visita o il parere di un medico rischia di dimostrarsi una semplice perdita di tempo e può addirittura essere pericoloso perché la scarsa conoscenza del problema comporta conclusioni errate che possono aumentare i dolori, i disturbi, la depressione, l’ansia.

La risonanza magnetica, ad esempio, è un esame molto accurato che mostra molte cose che non necessariamente sono correlate al problema e per questo motivo va eseguita soltanto nei casi in cui si vuole mettere in luce una sofferenza di determinate strutture già accertata in una visita.

In molti casi, per la scoliosi operata sono anche necessari degli esercizi specifici regolari assegnati da fisioterapisti esperti nel settore, che permettono di controllare l’equilibrio della muscolatura, la flesibilità dei muscoli e la mobilità articolare; una schiena allenata correttamente è una schiena che in genere non provoca dolore .

Inoltre, nelle situazioni in cui nonostante l’intervento la scoliosi tende a peggiorare, gli esercizi aiutano a rallentare e spesso ad arrestare il processo di peggioramento.

Noi di Fisiosan ti consigliamo quindi di effettuare le visite di controllo programmate regolarmente e non dimenticare di aver effettuato l’intervento chirurgico: oltre a monitorare il tuo personale stato di salute, permetterai a chi è del settore di capire qualcosa in più su quello che succede anni dopo l’intervento e contribuirete ad offrire un quadro più completo a chi è all’inizio della patologia e cerca delle risposte certe dagli specialisti.

 

Se hai bisogno di una consulenza professionale per delle problematiche relative alla scoliosi,

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Dott. Marco Segina

Responsabile della sezione Fisioterapia Ortopedica e Sport del Poliambulatorio Fisiosan con sede a Trieste e a Muggia.
Amministratore della Polisportiva Venezia Giulia SSDarl – con sezioni Volley, Basket, BodyBuilding, Pesistica, Corsa, MountainBike.
Laureato in Fisioterapia con Lode C/o Facoltà di Medicina e Chirurgia di Trieste e Vincitore del premio miglior tesi di Laurea in Italia nel 2008 (Una nuova Scala di Valutazione delle Lombalgie).

Altri titoli:
Master Universitario in ecografia muscoloscheletrica per fisioterapisti e podologi;
Master Universitario in Osteopatia;
Diploma di Osteopractor (American Academy of Manipulative Therapy);
Diploma di Chiroterapia e manipolazioni vertebrali (Manipulation Italian Academy);
Diploma di Preparatore Atletico;
McKenzie method (level A,B,C,D,E);
Stecco method (I e II livello);
Dry Needlig cert. (American Academy of ManipulativeTherapy);
Spinal Manipulation cert. (American Academy of Manual Therapy);
McGill method (I,II,III livello);
Documentarion based care certificate instructor;
Istruttore di Functional Trainig;
Personal Trainer;
Tecnogym Exercise specialist.