La posizione che si assume da seduti su una sedia non è del tutto naturale, soprattutto se tenuta per tante ore al giorno. Il corpo umano è stato progettato per muoversi, ma oggigiorno, a causa del cambiamento dello stile di vita, si è sempre più sedentari e soprattutto seduti.
Da seduti, tendiamo spontaneamente a perdere la posizione naturale della nostra schiena, la lordosi, cioè la curvatura verso avanti che compare alla zona lombare quando stiamo in posizione eretta. Questo succede perché quando le gambe e le anche si flettono, cambia la posizione del bacino e la colonna viene spinta indietro, soprattutto quando la seduta è bassa o non c’è lo schienale.
Il problema principale di questa posizione è che viene mantenuta a lungo: restando fermi “blocchiamo” i muscoli ed il disco intervertebrale, perché limitiamo l’afflusso di sangue che nutre i tessuti.
Per garantire il giusto funzionamento del nostro corpo occorre quindi muoversi di più (anche soltanto alzarsi e sgranchirsi le gambe per qualche minuto), variare spesso la posizione, privilegiare le posture corrette, cioè quelle in cui la schiena viene mantenuta neutra come quando stiamo in piedi, e/o cercare di raddrizzarsi spesso, in modo da spezzare la monotonia della postura fissa e rinforzare i muscoli posteriori della schiena.
Tuttavia, esistono diverse situazioni nelle quali il dolore non è causato dalla posizione seduta: una di queste si chiama “stenosi o canale stretto”, ossia una condizione patologica in cui il canale posteriore dietro alle vertebre, nel quale passa il midollo spinale e tutti i nervi periferici risulta più stretto del normale.
In queste situazioni si soffre maggiormente quando si cammina, mentre si sta meglio quando ci si ferma e ci si piega in avanti oppure quando ci si siede perché, al contrario del normale, per far arrivare il sangue e l’ossigeno ai nervi si deve tenere una posizione in cui il canale, altrimenti troppo stretto, si allarghi.
Per curare questo tipo di problematica nei casi più gravi si ricorre alla chirurgia, mentre in quelli meno gravi e in cui ci si attiva per tempo, basta svolgere trattamenti con esercizi e tecniche specifiche.
Infine, per evitare il mal di schiena si consiglia di controllare anche la propria routine quotidiana: assicuratevi che le posture ed i movimenti non siano forzati e svolgete attività fisica con regolarità. Se ciò non dovesse bastare o se il dolore persiste, è consigliato rivolgersi ad un clinico esperto “di mal di schiena”.
Se hai bisogno di una consulenza personalizzata sul mal di schiena o di ulteriori consigli, contatta i nostri esperti.
Dott. Marco Segina
Responsabile della sezione Fisioterapia Ortopedica e Sport del Poliambulatorio Fisiosan con sede a Trieste e a Muggia.
Amministratore della Polisportiva Venezia Giulia SSDarl – con sezioni Volley, Basket, Body Building, Pesistica, Corsa, Mountain Bike.
Laureato in Fisioterapia con Lode C/o Facoltà di Medicina e Chirurgia di Trieste e Vincitore del premio miglior Tesi di Laurea in Italia nel 2008 (Una Nuova Scala di Valutazione delle Lombalgie).
Altri titoli:
Master Universitario in ecografia muscoloscheletrica per fisioterapisti e podologi;
Master Universitario in Osteopatia;
Diploma di Osteopractor (American Academy of Manipulative Therapy);
Diploma di Chiroterapia e Manipolazioni Vertebrali (Manipulation Italian Academy);
Diploma di Preparatore Atletico;
McKenzie method (level A, B, C, D, E);
Stecco method (I e II livello);
Dry Needlig cert. (American Academy of ManipulativeTherapy);
Spinal Manipulation cert. (American Academy of Manual Therapy);
McGill method (I, II, III livello);
Documentarion based care certificate Instructor;
Istruttore di Functional Training;
Personal Trainer;
Tecnogym Exercise Specialist.