Lombalgia e sciatalgia: cosa dicono oggi le linee guida più affidabili

Lombalgia e sciatalgia cosa dicono oggi le linee guida più affidabili

Chi si occupa da anni di mal di schiena, come noi, sa bene che non esiste un’unica risposta né una soluzione valida per tutti. Lombalgia, sciatalgia e radicolopatia lombare sono parole che descrivono situazioni diverse, spesso complesse, e il modo in cui affrontarle fa tutta la differenza.

Un’importante revisione sistematica pubblicata su Archives of Physical Medicine and Rehabilitation ha raccolto e analizzato le linee guida cliniche più solide degli ultimi anni. L’obiettivo? Aiutare l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) a costruire un pacchetto di interventi riabilitativi (PIR) realmente efficaci. Ma questo lavoro è anche una bussola preziosa per chi, come noi, lavora ogni giorno con centinaia di pazienti che soffrono di dolore lombare.

 

Quali sono gli interventi raccomandati?

Lo studio ha selezionato solo le linee guida di alta qualità, escludendo quelle con conflitti di interesse o basate su opinioni non supportate da dati scientifici. I messaggi emersi sono chiari:

 

Educare il paziente è fondamentale

Informarlo sui tempi e modalità di guarigione, incoraggiarlo a non interrompere del tutto le attività quotidiane, fargli capire che il movimento – anche quando c’è dolore – è parte della soluzione.

 

Il riposo assoluto è da evitare

L’immobilità prolungata è uno dei fattori che contribuiscono al passaggio da lombalgia acuta a cronica.

 

L’approccio multimodale è quello che funziona di più

Esercizio fisico, terapia manuale (mobilizzazioni, massaggi, manipolazioni), tecniche cognitive-comportamentali e, in alcuni casi selezionati, anche farmaci antinfiammatori (FANS) a basso dosaggio e per periodi limitati. Nessun singolo intervento fa miracoli, ma la giusta combinazione sì.

 

La riabilitazione interdisciplinare è efficace nei casi più complessi

Quando il dolore persiste da mesi, entra in gioco anche la sfera psicologica. In questi casi, un percorso con fisioterapista, medico e supporto psicologico può fare davvero la differenza.

 

Cosa non funziona (e viene ancora usato troppo spesso)

Lo studio è stato molto netto su alcune terapie che, nonostante l’uso diffuso, non portano benefici significativi:

  • TENS: nessuna reale efficacia dimostrata
  • Paracetamolo: non indicato come trattamento principale
  • Oppiacei: da evitare, se non in casi molto selezionati e per pochissimi giorni
  • Agopuntura: solo nei casi subacuti, ma non nel dolore cronico (andrebbero approfondite le modalità)
  • Trattamenti passivi in generale (cinture, busti, plantari, letti speciali): non sono la soluzione principale
  • Infiltrazioni: utili solo in casi selezionati e dopo aver provato trattamenti conservativi completi

Trattamento della lombalgia: con o senza radicolopatia, cambia qualcosa?

Sì, e lo studio lo chiarisce molto bene. La radicolopatia lombare – cioè quando il dolore lombare è accompagnato da una sofferenza radicolare, come sciatalgia o cruralgia – richiede un’attenzione diversa rispetto alla lombalgia non specifica.

Vediamo le principali differenze evidenziate dalle linee guida di alta qualità:

Per la lombalgia senza radicolopatia

Educazione, rassicurazione e approccio attivo sono il cuore del trattamento.

  • È raccomandato riprendere gradualmente le attività, evitando l’inattività prolungata.
  • Gli esercizi terapeutici (mobilità, rinforzo, stabilizzazione) sono fondamentali.
  • Tecniche manuali come le mobilizzazioni vertebrali possono essere utili, ma sempre integrate a un lavoro attivo.
  • Terapie passive (TENS, agopuntura) non sono raccomandate come trattamenti di prima linea.

Per la lombalgia con radicolopatia lombare (es. sciatalgia)

  • Anche in questo caso, l’approccio attivo è raccomandato, ma è importante modulare l’intensità in base ai sintomi.
  • Viene considerato più indicato l’utilizzo a breve termine dei FANS, specialmente se il dolore è acuto e invalidante.
  • In alcuni casi selezionati (dolore severo e persistente), si può prendere in considerazione una valutazione specialistica per eventuali terapie invasive, ma solo dopo aver completato un trattamento conservativo adeguato.
  • Le manipolazioni spinali possono essere utili, ma devono essere effettuate da personale esperto e solo in assenza di segni neurologici gravi.
  • La terapia con esercizio rimane centrale, ma dev’essere adattata per evitare peggioramento del dolore irradiato.

Un punto in comune?

In entrambi i casi, la comunicazione con il paziente e la personalizzazione del trattamento sono i due elementi più importanti.

Tutto ciò che emerge da questo studio internazionale rispecchia esattamente quello che osserviamo da anni nel nostro Centro. Chi arriva da noi con una lombalgia o una sciatalgia spesso ha già fatto molte terapie, ma raramente ha ricevuto un trattamento strutturato, basato su un’analisi approfondita e un piano di lavoro costruito davvero su misura.

L’approccio che adottiamo da sempre è quello indicato oggi dalle migliori linee guida:

  • ascolto del paziente
  • valutazione precisa
  • movimento graduale
  • interventi mirati e integrati
  • comunicazione costante

 

Hai mal di schiena, lombalgia o sciatalgia? Possiamo aiutarti.

Nel nostro Centro trattiamo da oltre 25 anni patologie della colonna vertebrale. Ogni anno eseguiamo più di 20.000 trattamenti specifici per il mal di schiena. Che si tratti di una lombalgia acuta, di una radicolopatia o di una sciatalgia che non ti lascia in pace da settimane, il nostro team è pronto a offrirti una valutazione attenta e un percorso di recupero personalizzato.

Prenota una visita con i nostri specialisti: insieme troveremo il modo per tornare a muoverti senza dolore.

 

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📌 Riferimento bibliografico
Zaina F, Côté P, Cancelliere C, et al. A systematic review of Clinical Practice Guidelines for Persons With Non-specific Low Back Pain With and Without Radiculopathy: Identification of Best Evidence for Rehabilitation to Develop the WHO’s Package of Interventions for Rehabilitation. Arch Phys Med Rehabil. 2023;104:1913–1927. DOI: 10.1016/j.apmr.2023.02.022

 

 

Dott. Marco Segina

Responsabile della sezione Fisioterapia Ortopedica e Sport del Poliambulatorio Fisiosan con sede a Trieste e a Muggia.
Amministratore della Polisportiva Venezia Giulia SSDarl – con sezioni Volley, Basket, BodyBuilding, Pesistica, Corsa, MountainBike.
Laureato in Fisioterapia con Lode C/o Facoltà di Medicina e Chirurgia di Trieste e Vincitore del premio miglior tesi di Laurea in Italia nel 2008 (Una nuova Scala di Valutazione delle Lombalgie).

Altri titoli:
Master Universitario in ecografia muscoloscheletrica per fisioterapisti e podologi;
Master Universitario in Osteopatia;
Diploma di Osteopractor (American Academy of Manipulative Therapy);
Diploma di Chiroterapia e manipolazioni vertebrali (Manipulation Italian Academy);
Diploma di Preparatore Atletico;
McKenzie method (level A,B,C,D,E);
Stecco method (I e II livello);
Dry Needlig cert. (American Academy of ManipulativeTherapy);
Spinal Manipulation cert. (American Academy of Manual Therapy);
McGill method (I,II,III livello);
Documentarion based care certificate instructor;
Istruttore di Functional Trainig;
Personal Trainer;
Tecnogym Exercise specialist.