Periostite tibiale: l’infiammazione della tibia

Sindrome del muscolo soleo, sindrome del muscolo tibiale posteriore, sindrome mediale della tibia o ancora shin splints: ci sono diversi nomi per indicare la periostite tibiale, l’infiammazione della tibia.

Cos’è e da cosa è causata

La periostite è una patologia che interessa la tibia, una delle due ossa lunghe della nostra gamba. Il nome – periostite – deriva dall’elemento interessato dall’infiammazione ovvero il periostio, una membrana di tessuto connettivo che riveste interamente le ossa (ad eccezione delle zone di cartilagine).

Ma da che cosa è causata la periostite tibiale? Comunemente è la conseguenza di traumi che interessano le zone in cui si innestano i muscoli sull’osso oppure (più raramente) è causata da un’infezione del periostio stesso dovuta a batteri (periostite tubercolare o sifilitica, spesso acquisite per via ematica). Nel caso dei traumi, la periostite si origina da microscopiche lacerazioni spesso causate da un’eccessiva sollecitazione della muscolatura o da un utilizzo improprio.

Proprio per questo le categorie più a rischio di periostite sono gli sportivi e in particolare coloro che praticano sport di corsa come i velocisti, i giocatori di calcio e di basket e i pallavolisti. Anche coloro che hanno problemi posturali e che quindi sollecitano in maniera severa i muscoli delle gambe sono a rischio.

Cosa avviene alla tibia?

L’infiammazione stimola delle particolari cellule presenti all’interno del periostio, gli osteoblasti (dai quali si genera la matrice ossea). Per questo motivo le regioni anatomiche interessate presentano delle placche ossee demarcate o in certi casi delle sopraelevazioni di tessuto osseo.

Classificazioni

La sindrome del muscolo tibiale posteriore si classifica in base alla sua durata e all’area d’infiammazione.

Periostite tibiale acuta – Si presenta con un quadro clinico severo ma si evolve e in un tempo ragionevolmente contenuto subisce una remissione.

Periostite tibiale cronica – La sintomatologia è leggera ma l’infiammazione permane per un tempo relativamente lungo.

Periostite tibiale anteriore – L’infiammazione è localizzata nell’area frontale della tibia.

Periostite tibiale posteriore – L’infiammazione è localizzata nella regione interna della gamba, lungo la tibia.

Infine, la sindrome può essere monolaterale o bilaterale a seconda che interessi una o entrambe le gambe.

Sintomi

Il dolore si inizia a sentire quando si cammina e scompare con il riposo. Di norma le arre interessate dalla flogosi (infiammazione) hanno un’estensione di circa 5-10 centimetri e il dolore può pervadere l’intera area oppure essere localizzato in specifici punti.

La zona interessata dall’infiammazione si presenta gonfia, arrossata e sensibile al tatto e il dolore tende ad acuirsi alla flessione del piede o delle dita.

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Ci sono delle condizioni che aumentano la probabilità di incorrere nell’infiammazione del periostio:

– Problemi posturali

– Corsa su terreni sconnessi, su pendii e su fondi troppo duri

– Eccessivo carico di lavoro senza un adeguato allenamento

– Scarpe non idonee

– Sovrappeso

Ci sono diverse strategie per eliminare l’infiammazione, come l’applicazione di ghiaccio, l’utilizzo di farmaci antinfiammatori, di infiltrazioni locali di cortisonici e terapie fisiche. Ma una volta eliminata l’infiammazione è necessario intraprendere un percorso di rieducazione posturale per ripristinare il tono muscolare così da tornare alle attività di ogni giorno.

 

Dott. Marco Segina

Responsabile della sezione Fisioterapia Ortopedica e Sport del Poliambulatorio Fisiosan con sede a Trieste e a Muggia.
Amministratore della Polisportiva Venezia Giulia SSDarl – con sezioni Volley, Basket, BodyBuilding, Pesistica, Corsa, MountainBike.
Laureato in Fisioterapia con Lode C/o Facoltà di Medicina e Chirurgia di Trieste e Vincitore del premio miglior tesi di Laurea in Italia nel 2008 (Una nuova Scala di Valutazione delle Lombalgie).

Altri titoli:
Master Universitario in ecografia muscoloscheletrica per fisioterapisti e podologi;
Master Universitario in Osteopatia;
Diploma di Osteopractor (American Academy of Manipulative Therapy);
Diploma di Chiroterapia e manipolazioni vertebrali (Manipulation Italian Academy);
Diploma di Preparatore Atletico;
McKenzie method (level A,B,C,D,E);
Stecco method (I e II livello);
Dry Needlig cert. (American Academy of ManipulativeTherapy);
Spinal Manipulation cert. (American Academy of Manual Therapy);
McGill method (I,II,III livello);
Documentarion based care certificate instructor;
Istruttore di Functional Trainig;
Personal Trainer;
Tecnogym Exercise specialist.