È molto frequente nella quotidianità che il nostro apparato muscolo-scheletrico sia sottoposto a continuo stress e situazioni che generano forte affaticamento.
Questo perché è adibito a svolgere diverse funzioni come quella di sostegno e di mobilità, sollecitando costantemente ossa, articolazioni e muscoli.
Proprio per questa ragione la muscolatura del tuo corpo può reagire con spasmi-rigidità e contratture.
Molti pazienti a cui sono stati diagnosticati questi disturbi muscolari, tendenzialmente prima della cura, affermano di avere alcuni problemi comuni quali: vertigini, minore flessibilità muscolare, contrazioni muscolari nell’area del collo e una rigidità generalizzata.
Di che cosa stiamo parlando?
Della rigidità muscolare del tratto cervicale.
Si tratta di una patologia lieve e sicuramente non grave, ma che a lungo andare può complicare e rendere difficili i movimenti che avvengono nella quotidianità.
Ovviamente, come tutti i disturbi che riguardano l’apparato muscolo-scheletrico, va monitorato e seguito con attenzione.
Rigidità muscolare: di che cosa si tratta e quali muscoli colpisce?
La rigidità muscolare rappresenta un irrigidimento della muscolatura del corpo che può generare un rallentamento e una certa difficoltà nei movimenti.
Quando colpisce i muscoli del collo può portare a cefalee, vertigini, ronzii (acufeni).
In particolare, la tensione/spasmo muscolare può riguardare diverse aree:
- Collo: può riguardare i muscoli presenti nella zona del collo, quindi dalla base del cranio e lungo le vertebre cervicali;
- Schiena: il dolore può interessare le spalle . del dorso e della zona lombare.
- Arti inferiori: la tensione muscolare può colpire anche i muscoli che vanno dal ginocchio alla caviglia e può essere dovuto a eccessivi sforzi o traumi subiti.
Esistono diverse forme di rigidità muscolare. Lo sapevi?
È possibile classificare la rigidità muscolare, sulla base delle cause generative, in tre categorie:
A – Rigidità muscolare di origine neurologica
Si tratta di una tensione muscolare che è collegata a un problema legato al sistema nervoso centrale, che genera un rallentamento nei movimenti motori. Questo è dovuto a un’alterazione del segnale che viene inviato dai nervi ai muscoli. Si tratta di un’anomalia che colpisce la muscolatura, causando movimenti macchinosi e lenti.
Questo può esser causato da un’ernia del disco o da artrosi-stenosi vertebrale che comporta una compressione dei nervi, causando delle contratture-spasmi appunto di origine neurologica.
B – Rigidità muscolare di origine ortopedica
La rigidità muscolare di origine ortopedica rappresenta una differente tipologia di tensione muscolare le cui cause non riguardano in modo diretto il sistema nervoso. Si tratta di un disturbo legato a un trauma subito o comunque rappresenta un comportamento di difesa legato all apparato muscolare/scheletrico.
Questo meccanismo avviene attraverso dei particolari sistemi neurofisiologici del nostro corpo che intervengono per isolare un’area che ha subito qualche trauma. In questo caso, la rigidità muscolare si manifesta come risposta da parte del sistema celebrale al fine di ridurre lo stress che può mettere a rischio le articolazioni o i muscoli interessate.
C – Rigidità muscolare di origine posturale
Questa forma di rigidità posturale è forse quella più comune.
Stiamo parlando di un disturbo che trova origine nell’errata postura prolungata del corpo. Una scarsa elasticità e un assetto posturale e biomeccanico non adeguato può andare a inficiare sulla mobilità.
In questo caso, il cervello può decidere di “bloccare” alcuni impulsi così da evitare che la cattiva postura possa andare a creare problemi col passare del tempo. Si tratta anche in questo caso di un meccanismo di difesa per prevenire ulteriori problemi e per preservare il nostro corpo.
Le cause più comuni e non della rigidità muscolare
La tensione muscolare è una problematica abbastanza comune in realtà.
Si tratta di un disturbo che colpisce l’apparato muscolo-scheletrico e può essere causato , come abbiamo visto, da diversi fattori.
Questo problema muscolare rappresenta una patologia che tendenzialmente non è dovuta a cause gravi, ma che non va sottovalutato quando comporta una perdita della normale funzionalità.
Ciò significa che le cause scatenanti possono essere individuabili, permettendo di intervenire in modo diretto sul problema senza bisogno di un monitoraggio troppo invadente.
Tra le cause più comuni che portano a una rigidità muscolare troviamo:
- Sforzi eccessivi e sovraccarico dell’apparato muscolare
- Trauma fisico subito
- Assetto posturale errato
- Anomalie funzionali del sistema nervoso centrale
- Stato di gravidanza
- Presenza di patologie gravi (meningite, SLA e altri disturbi neurologici)
- Alterati equilibri ormonali o patologie metaboliche (alterati equilibri elettrolitici od ormonali)
Come curare la rigidità muscolare?
La rigidità può essere il campanello di allarme di patologie più serie, come abbiamo visto, e per tanto non andrebbe sottovalutata quando coinvolge in maniera significativa più distretti corporei.
Proprio per questo motivo è necessario tener conto del fatto che, qualora il problema si manifesti per periodi di lunga durata, occorre valutare la possibilità di intervenire con rimedi di tipo più specifico…
Il primo passo è sicuramente quello di sottoporti ad una visita specialistica per identificarne la causa, per poi venire indirizzati a scegliere il trattamento che risulta più adatto al problema.
Questo perché, come si è visto in precedenza, la rigidità muscolare può avere diverse origini, ognuna delle quali può richiedere una diversa terapia.
Una volta escluse le patologie sistemiche, neurologiche ed endocrine/metaboliche I principali rimedi previsti sono: interventi di riabilitazione, interventi di correzione posturale attraverso cicli di ginnastica ad hoc o delle sedute di fisioterapia utilizzando tecniche specifiche che ti permetteranno di normalizzare la tensione muscolare.
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Dott. Marco Segina
Responsabile della sezione Fisioterapia Ortopedica e Sport del Poliambulatorio Fisiosan con sede a Trieste e a Muggia.
Amministratore della Polisportiva Venezia Giulia SSDarl – con sezioni Volley, Basket, BodyBuilding, Pesistica, Corsa, MountainBike.
Laureato in Fisioterapia con Lode C/o Facoltà di Medicina e Chirurgia di Trieste e Vincitore del premio miglior tesi di Laurea in Italia nel 2008 (Una nuova Scala di Valutazione delle Lombalgie).
Altri titoli:
Master Universitario in ecografia muscoloscheletrica per fisioterapisti e podologi;
Master Universitario in Osteopatia;
Diploma di Osteopractor (American Academy of Manipulative Therapy);
Diploma di Chiroterapia e manipolazioni vertebrali (Manipulation Italian Academy);
Diploma di Preparatore Atletico;
McKenzie method (level A,B,C,D,E);
Stecco method (I e II livello);
Dry Needlig cert. (American Academy of ManipulativeTherapy);
Spinal Manipulation cert. (American Academy of Manual Therapy);
McGill method (I,II,III livello);
Documentarion based care certificate instructor;
Istruttore di Functional Trainig;
Personal Trainer;
Tecnogym Exercise specialist.