Molto spesso sento suggerire il pilates alle persone con mal di schiena… altri suggeriscono nuoto o yoga, indiscriminatamente, probabilmente basando i loro consigli su esperienze personali, ignorando che ognuno di noi è differente e ogni mal di schiena ha una sua origine.
Quello che sappiamo oggi sul mal di schiena è che in generale, non esistono regole generali valide per tutti.
Infatti queste attività, se è vero che per certi tipi di lombalgie possono essere adatte, per altre possono essere addirittura dannose e peggiorare la situazione.
L’unica regola è questa: non ci sono regole generali.
Non tutti hanno la stessa conformazione e la stessa colonna vertebrale.
Non tutti fanno le stesse attività, non tutti sollevano gli stessi carichi, non tutti sono ugualmente sedentari o attivi e non tutti fanno gli stessi movimenti ed hanno lo stesso modo di muoversi.
Il prof. Stuart McGill, (uno dei massimi esperti a livello mondiale di biomeccanica vertebrale) suddivide sommariamente le persone in due categorie: quelli flessibili e ipermobili e quelli rigidi e robusti poco propensi ai piegamenti.
Nelle persone rigide e robuste spesso il pilates e lo yoga agiscono come la benzina sul fuoco.
È anche vero che non tutti gli insegnanti di yoga e di pilates lavorano allo stesso modo, in questi anni sono spuntati come funghi istruttori formati in appena un weekend, senza una laurea in scienze motorie e spesso nemmeno veramente appassionati alla propria materia, questi non lavorano tutti allo stesso modo, possiamo trovare il professionista attento e quello più superficiale.
Inoltre il pilates in particolare ultimamente ha subito migliaia di variazioni e personalizzazioni, dai corsi di gruppo collettivi a mille ibridazioni commerciali più o meno valide che lo rendono magari più divertente ma meno protocollabile, riproducibile e prevedibile negli effetti sulle persone con mal di schiena.
Questi i motivi principali per cui non mi sento di generalizzare suggerendo lo yoga o il pilates a tutti.
Potrebbero essere adatti ad un mantenimento (solo in determinate tipologie di persone e “schiene”) una volta individuata la causa della lombalgia ma raramente sono adatti in fase acuta e come accennato, in determinate “colonne” sono addirittura sconsigliate.
Le cause del dolore lombare possono essere molteplici. Prendere in braccio i propri figli, stare troppo seduti, compiere movimenti sbagliati.
La prima regola per sconfiggere il proprio mal di schiena è imparare a muoversi in modo diverso. Probabilmente bisognerà farsi educare adeguatamente e andranno sfatati alcuni luoghi comuni.
Di frequente vediamo pazienti eseguire per “passaparola” o per convinzione personale esercizi di stretching di propria iniziativa.
I più gettonati sono:
- il movimento di “Bending anteriore” (che seppure spopoli) nella maggiorparte dei casi va evitato del tutto.
- Altro esercizio che vedo fare spesso dai pazienti con mal di schiena cronico è “le tirate delle ginocchia al petto” (link video ginocchia al petto).
Questi due in particolare vengono svolti ripetutamente da persone con dolore lombare cronico e sembrano rimanere allibiti quando dico loro che è esattamente il contrario di quello che dovrebbero fare.
È vero, questi due movimenti danno spesso un sollievo immediato, che può durare un quarto d’ora,( vanno ad allungare la muscolatura contratta e ad inibire per via riflessa il dolore) ma poi peggiorano la situazione.
Se soffrite di lombalgia cronica e continuate a fare questi esercizi.. fatevi una domanda.. non saranno questi stessi esercizi che insistete nel fare che Vi provocano il dolore e Vi impediscono di guarire?
- Altro esercizio Killer sono spesso gli addominali, i classici crunch sono un esercizio che se ripetuto spesso potrebbe innescare una lombalgia o in caso di lombalgia cronica potrebbe addirittura peggiorarla.
E GLI ADDOMINALI QUINDI NON LI ALLENO?
Questa la domanda che ci sentiamo fare dai pazienti quando diciamo loro di sospendere quel genere di allenamento.
Innanzitutto, sospendere quel tipo di esercizio non significa sospendere di allenare tutti gli addominali. Inoltre il retto dell’addome (la cosiddetta tartaruga) non è affatto necessaria per godere di buona salute lombare… lasciatevi insegnare delle alternative quando sarà il momento.
Per anticiparvi qualcosa però, posso dirvi che una valida alternativa per allenare il retto dell’addome è comunque rappresentata dal “butterfly crunch” o dal “plank”. Questi due esercizi sono in genere molto più tollerati da chi soffre di lombalgia o da chi ne è predisposto.
Anche nuotare e andare in bici per qualcuno può essere deleterio. L’unica attività che mi sento di incoraggiare in praticamente tutte le lombalgie è il camminare in modo spedito (se il dolore lo permette) per almeno tre intervalli di quindici minuti ogni giorno. Inoltre come ripeto sempre, se proprio si è costretti alla scrivania per lunghi periodi è bene alzarsi regolarmente, anche per pochi minuti e sgranchirsi con degli esercizi decompressivi che mantengano il rachide neutro come gli allungamenti delle braccia in piedi o le spinte sui pugni da seduto.
Con questi accorgimenti, posto che il dolore non sia la spia di un problema più seriole lombalgie comuni tendono a regredire progressivamente.
Se così non fosse sarà il caso vi facciate valutare da un esperto per risolvere il problema alla radice e poter tornare alle vostre attività.
Dott. Marco Segina
Responsabile della sezione Fisioterapia Ortopedica e Sport del Poliambulatorio Fisiosan con sede a Trieste e a Muggia.
Amministratore della Polisportiva Venezia Giulia SSDarl – con sezioni Volley, Basket, BodyBuilding, Pesistica, Corsa, MountainBike.
Laureato in Fisioterapia con Lode C/o Facoltà di Medicina e Chirurgia di Trieste e Vincitore del premio miglior tesi di Laurea in Italia nel 2008 (Una nuova Scala di Valutazione delle Lombalgie).
Altri titoli:
Master Universitario in ecografia muscoloscheletrica per fisioterapisti e podologi;
Master Universitario in Osteopatia;
Diploma di Osteopractor (American Academy of Manipulative Therapy);
Diploma di Chiroterapia e manipolazioni vertebrali (Manipulation Italian Academy);
Diploma di Preparatore Atletico;
McKenzie method (level A,B,C,D,E);
Stecco method (I e II livello);
Dry Needlig cert. (American Academy of ManipulativeTherapy);
Spinal Manipulation cert. (American Academy of Manual Therapy);
McGill method (I,II,III livello);
Documentarion based care certificate instructor;
Istruttore di Functional Trainig;
Personal Trainer;
Tecnogym Exercise specialist.