Zainetto: costituisce davvero un problema per la schiena?

Da pochi giorni i ragazzi sono tornati tra i banchi di scuola dopo le vacanze invernali. Compiti, verifiche e tante ore di studio sono le sfide che i ragazzi in età scolare dovranno affrontare: ma c’è un altro pericolo che insidia ogni giorno gli studenti, una preoccupazione tanto antica quanto discussa. Stiamo parlando degli zaini e del mal di schiena.

Ad ogni inizio di anno scolastico mamme, papà ed esperti di ogni genere occupano trasmissioni tv e si interrogano se lo zaino possa nuocere alla schiena dei ragazzini, in maniera più o meno grave. Partiamo dunque da due considerazioni: in primis, la colonna vertebrale viene considerata (a torto) una struttura debole e fragile; in secondo luogo, non esistono degli studi scientifici specifici che possano dare delle risposte definitive a questo problema, ma soltanto delle ricerche effettuate sugli adulti.

Date queste premesse, ci sono tre elementi da tenere in considerazione:

1 – Anatomicamente, la colonna vertebrale è forte e per la sua stessa costituzione è capace di sopportare pesi molto elevati.

2 – Esiste una legge (ora Testo Unico, ex legge 626) che tutela i lavoratori rispetto ai carichi che sono consentiti portare nei luoghi di lavoro. In proporzione, questa legge non consentirebbe loro di portare pesi equivalenti a quelli portati dai nostri figli. Bastano alcuni dati per farci un’idea: in prima media, considerato il periodo più problematico siccome i ragazzini sono meno forti e i materiali da portare a scuola più consistenti, gli studenti portano uno zaino il cui peso supera del 20% il loro peso corporeo (arrivando a casi estremi del 30%). Se spostassimo la questione su di un adulto, esso dovrebbe portare un peso di circa 16 chili tutti i giorni con punte di 24kg per una volta a settimana: questi carichi su di un adulto non lascerebbero spazio alla valutazione della causa del mal di schiena.

3 – Bisogna considerare anche il concetto di “normalità del rachide”, soprattutto in rapporto alla buona muscolatura. C’è molta differenza nella percezione del carico e nella facilità con cui esso viene sopportato da un ragazzo che si tiene in allenamento con lo sport rispetto ad un ragazzo che conduce una vita più sedentaria. C’è inoltre un fattore neurologico: chi pratica sport conosce meglio il proprio corpo, i propri limiti e la propria forza; fattori che sicuramente aiutano nella gestione dei carichi giornalieri, e che possono fare la differenza.

Dunque sorge una domanda: provoca più danni un peso considerevole portato per poco tempo, oppure uno minore ma sopportato per tempi più lunghi? Si potrebbe ipotizzare che il primo possa diventare allenante, mentre il secondo dannoso. Ma c’è anche un fattore neurologico: nei confronti della scoliosi può risultare dannosa una postura scorretta portata per molto tempo, che può influire sul sistema nervoso centrale e sulla percezione del proprio corpo.

zaini-scuola-bambini

In conclusione, per contrastare gli eventuali problemi legati ai pesi dello zaino finché essi non verranno diminuiti, è necessario che genitori ed educatori si concentrino soprattutto sulla posizione e sulla postura che i giovani assumono, considerato anche il sempre maggiore tempo passato davanti al computer e ai libri. Infatti, per eliminare questi danni è sufficiente alternare (ogni 20-30 minuti) momenti di sedentarietà con pause di movimento.

Questi sono solo alcuni consigli generali che vi diamo, ma ricordate sempre che ognuno di voi è differente dagli altri, per costituzione e per abitudini: per avere dei consigli efficaci e adatti a te, la cosa migliore e contattare uno specialista.

 

Dott. Marco Segina

Responsabile della sezione Fisioterapia Ortopedica e Sport del Poliambulatorio Fisiosan con sede a Trieste e a Muggia.
Amministratore della Polisportiva venezia Giulia SSDarl – con sezioni Volley, Basket, BodyBuilding, Pesistica, Corsa, MountainBike.

Laureato in Fisioterapia con Lode C/o Facoltà di Medicina e Chirurgia di Trieste.
Vincitore del premio miglior tesi di Laurea in Italia nel 2008 (una nuova Scala di Valutazione delle Lombalgie)
Diploma di Osteopractor (American Academy of Manipulative Therapy)
Diploma di Chiroterapia e manipolazioni vertebrali (Manipulation Italian Academy)
Diploma di Preparatore Atletico F.I.F. riconosciuto CONI
McKenzie method (level A,B,C,D,E)
Stecco method (I e II livello)
Dry Needlig cert. (American Academy of ManipulativeTherapy)
Spinal Manipulation cert. (American Academy of Manual Therapy)
McGill method (I,II,III livello)
Documentarion based care certificate instructor
Istruttore di Functional Trainig
Personal Trainer
Tecnogym Exercise specialist

 

Bibliografia di riferimento:

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